In termini puramente matematici, Neuschäfer ha addirittura primeggiato, poiché ha ricevuto un credito di tempo di 35 ore per aver soccorso il finlandese Taphio Lehtinen, infortunato. L'unica donna in gara è apparsa felice e rilassata quando è stata intervistata dalle telecamere in merito alla tappa da Città del Capo alla Tasmania. Il tempo è stato migliore del previsto, ha detto Neuschäfer. Si era preparata a condizioni davvero difficili, che per la velista professionista, già provata dalle tempeste, sono ben più dei 35-40 nodi che hanno fatto sfrecciare il suo "Minnehaha" nell'Oceano Indiano.
In ogni caso, è incredibilmente soddisfatta della sua barca. "A volte è lei a stabilire la rotta, poi la lascio fare. Amo la mia barca", ha dichiarato la sudafricana, di padre tedesco.
L'organizzatore Don McInytre, che accoglie personalmente quasi tutti i partecipanti durante le soste per i media, ha chiesto a tutti coloro che sono arrivati a Hobart di mostrargli il proprio sestante e di raccontargli la storia che c'è dietro. Mentre Kirsten Neuschäfer ha raccontato quanto le piaccia la sfida della navigazione tradizionale, Michael Guggenberger e Abhilash Tomy hanno raccontato di errori che avrebbero potuto essere fatali.
Prima di raggiungere Lanzarote, Guggenberger si è avvicinato troppo alla costa, senza saperlo, poiché aveva pensato che ci fosse un faro in una posizione diversa. Si è accorto dell'errore appena in tempo. Entrambi i velisti single hanno notato una notevole carenza di sonno durante la sosta obbligatoria di 20 minuti. Entrambi hanno quindi dichiarato di voler approfittare dell'occasione per recuperare qualche ora di sonno all'ancora a Storm Bay.
Simon Curwen, Kirsten Neuschäfer e Abhilash Tomy sono di nuovo in viaggio. Il Pacifico meridionale ha riservato loro un'accoglienza a tratti burrascosa. Sulla rotta verso l'ultimo grande capo del giro del mondo, Capo Horn, c'è anche una linea virtuale a proteggerli, che i marinai devono superare verso nord: Devono lasciare 47 gradi sud a dritta fino a quando non hanno raggiunto 115 gradi di longitudine ovest.
Il terzetto di testa sta rendendo il tutto più avvincente: sebbene Simon Curwen sia ancora in testa in mare, ora sta navigando nello stesso sistema meteo dei suoi inseguitori Kirsten Neuschäfer e Abhilash Tomy. Con circa 170 e 220 miglia nautiche di distacco, i due si sono portati a distanza ravvicinata, date le dimensioni di questa regata, ed entrambi finiscono con una tempo di credito per il loro aiuto nella " Asteria " -Emergenza mare.
Michael Guggenberger non ha ancora lasciato Storm Bay. Jeremy Bagshaw è atteso qui tra ben otto giorni. Ian Herbert Jones, attualmente al sesto posto, potrebbe entrare nella vasta baia nel sud della Tasmania a metà gennaio.
È ormai molto improbabile che Guy Waites riesca ad arrivare in tempo prima che la finestra per superare il waypoint si chiuda il 31 gennaio. A quanto pare il britannico, che è l'unico a navigare nella classe Chichester dopo la sosta in porto a Città del Capo, vuole continuare la circumnavigazione da solo.