Max Gasser
· 12.08.2023
Norbert Sedlacek ha subito un'altra battuta d'arresto: Il team dell'austriaco ha annunciato questa mattina sui social media che il tentativo di record lanciato di recente non sarebbe durato a lungo. Domenica scorsa è partito da Les Sables-d'Olonne per girare il mondo senza sosta con la sua one-off in fibra vulcanica. il giro del mondo. Oggi, dopo soli sei giorni, è già sulla via del ritorno.
Secondo il team, il motivo dell'abbandono anticipato è il danneggiamento della chiglia mobile dell'Imoca sostenibile. Sedlacek aveva precedentemente navigato attraverso una depressione temporalesca al largo delle coste irlandesi, ma non sono ancora noti ulteriori dettagli. "Considerando la lunghezza e la rotta pianificata di questo tentativo di record senza scalo e senza aiuti esterni attraverso le acque dell'Artico e dell'Antartide, la decisione presa sembra inevitabile", continua il comunicato ufficiale.
Nel frattempo, continuano le difficoltà del progetto "Ant Arctic Lab": nessuno dei cinque tentativi è durato più di undici giorni. Il piano prevedeva di completare le circa 32.000 miglia nautiche in circa sei mesi.
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Nel 2018 è partito per la prima volta dalla sua base di Les Sables-d'Olonne in Francia. Tuttavia, pochi giorni dopo la partenza, sempre a ovest dell'Irlanda, l'avventuriero ha deciso di tornare indietro a causa di problemi tecnici.
Al suo secondo tentativo nel 2019, una forte tempesta vicino all'Irlanda, problemi con la vela di prua, attrezzature difettose e infine anche una perdita di vele lo hanno costretto ad abbandonare nuovamente la regata.
Sedlacek non si è arreso e voleva iniziare il terzo tentativo nel 2020. Tuttavia, la pandemia di coronavirus ha cancellato questi piani, così come i problemi di salute. Il terzo lancio è quindi avvenuto solo un anno dopo. A sud-est dell'Islanda, tuttavia, i problemi con l'alimentazione a bordo divennero così gravi che l'austriaco dovette tornare indietro.
Nel 2022, al quarto tentativo, la fibra vulcanica Imoca si scontrò con un oggetto in acqua con 40 nodi di vento e mare mosso. La sospensione del timone si ruppe, sancendo nuovamente la fine del viaggio da record a pochi giorni dalla partenza.