CircumnavigazioneIl caso di Laura Dekker

YACHT Online

 · 10.05.2010

Circumnavigazione: il caso di Laura DekkerFoto: picture alliance
L'olandese Laura Dekker
Il viaggio in solitaria programmato da una tredicenne fa notizia. Parla del suo caso per la prima volta in YACHT

Vuole fare il giro del mondo in barca a vela. Un piano, un sogno. Ma le autorità mettono i bastoni tra le ruote. La custodia dei genitori viene sospesa e la sentenza scatena una valanga.

Quando il progetto della tredicenne olandese Laura Dekker divenne noto nel 2009, un tribunale decise che Laura era troppo giovane e che un viaggio in solitaria intorno al mondo non era giustificabile per una ragazza così giovane. Il caso Dekker ha fatto scalpore, ben oltre la scena della vela. Fino a che punto può o deve spingersi lo Stato? Può vietare a un giovane di realizzare un sogno? E persino togliere la custodia ai genitori?

I media internazionali ne danno notizia e la discussione si svolge in commenti e articoli, anche sulla "Süddeutsche Zeitung". Nel frattempo, Laura Dekker si isola, disperata, ma non si arrende. "Voglio solo navigare", dice. Ha rilasciato la sua prima intervista a YACHT e ha incontrato più volte un giornalista di YACHT. Dekker spiega come ha affrontato le critiche e perché non è stata la sete di fama del padre a spingerla a navigare.

In YACHT si lamenta del fatto che il mondo intero si sia fatto un'opinione di lei senza conoscerla. Laura Dekker è nata su una barca a vela e ha trascorso i primi quattro anni della sua vita a bordo. In seguito, ha vissuto in barca per anni, attraversando la Manica in barca a vela senza problemi. Poi il grande progetto e il giudizio.

Nel febbraio 2010 annuncia l'acquisto di una nuova barca con la quale vuole girare il mondo. Attualmente sta preparando lo yacht insieme al padre. Il tribunale deve ora decidere ancora una volta se Laura Dekker può partire - e potrebbe diventare la più giovane circumnavigatrice.

Articoli più letti nella categoria Speciale