Molti armatori ed equipaggi di charter lo aspettavano da tempo: finalmente tutte le restrizioni ai viaggi verso le due popolari destinazioni del Mediterraneo sono state quasi completamente abolite. L'Istituto Robert Koch ha classificato l'intero territorio italiano, che ora ha un'incidenza di 24, come non più a rischio. Per gli equipaggi, questo significa che non dovranno più compilare il modulo di dichiarazione d'ingresso digitale al loro ritorno e non dovranno più entrare in quarantena o fare un test per uscirne.
Lo stesso vale per la Croazia, ma per ora solo per le regioni (contee croate) di Istria, Spalato-Dalmazia e Dubrovnik-Neretva. La parte dal Quarnero a Zara è quindi ancora un'area a rischio per il momento. Tuttavia, anche qui i numeri sono in calo da settimane ed è molto probabile che le altre regioni seguano a breve.
La stagione dei charter dovrebbe finalmente prendere velocità. L'utilizzo della capacità era già buono in Croazia, e ora sono probabili anche molte prenotazioni dell'ultimo minuto.
Buone notizie arrivano anche dalla Francia: La Corsica è anche la prima destinazione di navigazione a non essere più un'area a rischio, quindi nulla ostacola il popolare viaggio dalla Sardegna o dall'Elba verso l'isola francese. Anche il resto della Francia è stato declassato da zona ad alto rischio a zona a rischio. Ciò significa che gli equipaggi possono ora mettersi alla prova liberamente anche al ritorno dal resto del Paese.
La situazione nel Mediterraneo si sta quindi attenuando sempre di più, dopo che da qualche tempo le Isole Baleari e alcune parti della costa spagnola non sono più un'area a rischio. La Francia, alcune regioni continentali della Spagna, la Slovenia, alcune regioni della Croazia, la Grecia e la Turchia sono attualmente ancora nell'elenco RKI dei Paesi rilevanti per i naviganti.