Hauke Schmidt
· 17.07.2024
Il drone a vela è lungo due metri e naviga autonomamente. Tuttavia, il veicolo non è dotato di lanterne di posizionamento, AIS o riflettore radar. Soprattutto di notte, può comparire in modo del tutto inaspettato. Lo ha sperimentato anche il lettore di YACHT Bernd Neumann quando ha avvistato il drone durante la traversata verso la Svezia.
Il drone a vela Sailbuoy è stato sviluppato dalla società norvegese Offshore Sensing e fa parte del progetto di ricerca Samba (Smart Autonomous Monitoring of the Baltic Sea). Il progetto mira a rivoluzionare l'osservazione marina nel Mar Baltico raccogliendo la serie di dati più completa e dettagliata e rendendola liberamente accessibile. Il drone è gestito dalla Fondazione svedese Voice of the Ocean. Attualmente sta operando a nord-est di Kriegers Flak e naviga avanti e indietro tra i punti di passaggio 55° 8.345'N, 12° 57.557'E e 55°1.803'N, 13° 10.226'E. Rimane all'interno di un corridoio di quattro chilometri di larghezza.
Il Sailbuoy è dotato di un gran numero di sensori che misurano continuamente importanti parametri ambientali:
I dati raccolti dal drone hanno lo scopo di aiutare a misurare l'entità delle cosiddette scie di vento. Si tratta delle aree dietro i parchi eolici offshore in cui la velocità del vento diminuisce. Verrà analizzato anche l'impatto della scia del vento sul mare. Questi dati sono importanti per comprendere meglio le conseguenze ecologiche delle turbine eoliche e per sviluppare ulteriormente la generazione di energia sostenibile. Il Sailbuoy trasmette continuamente la sua posizione e i dati raccolti tramite la rete Iridium. Chiunque sia interessato può visualizzare questi dati sul sito Visualizza il sito web della Fondazione Voice of the Ocean. Inoltre, la posizione attuale del drone a vela e di tutte le altre piattaforme di misurazione della Voice of the Ocean Foundation può essere tracciata tramite un sistema di monitoraggio. Mappa in tempo reale traccia.
Il Sjöfartsverket svedese fornisce informazioni nel documento "Notizie per i naviganti"(NfS) sull'uso del dispositivo di misura portante. In tale documento viene esplicitamente sottolineato che il gommone Sailbuoy non ha luci, né riflettore radar, né AIS e non è in grado di riconoscere gli ostacoli. Le NfS affermano inoltre che non è necessario prendere in considerazione il drone in quanto è sufficientemente robusto per sopravvivere alle collisioni. Marcus Melin della Voice of the Ocean Foundation invita comunque alla cautela: "Le navi dovrebbero cercare di stare lontane dal drone, soprattutto gli yacht e le imbarcazioni da diporto. Inoltre, nessuno dovrebbe interagire con la piattaforma scientifica in alcun modo. Tuttavia, non c'è nulla di male a scattare foto da una distanza rispettosa; anzi, ci piacerebbe vedere il Sailbuoy in azione", dice Melin.