Christian Tiedt
· 02.05.2024
Dopo vent'anni di attività museale, la "Gorch Fock" (I) aveva urgente bisogno di una revisione per preservare la sua struttura in acciaio. Questo valeva non solo per lo scafo, ma anche per il ponte e le strutture, nonché per l'intero sartiame. Il salvataggio del barcone, varato nel 1933, è costato 10,5 milioni di euro.
La maggior parte della somma, circa 9,5 milioni di euro, è stata fornita dall'Unione Europea, dal governo federale e dal Land Meclemburgo-Pomerania Anteriore. Il contributo di Stralsund è stato fornito, al posto della città, dall'associazione Tall Ship Friends, che ora è proprietaria della "Gorch Fock" (I) e che in futuro coprirà anche i costi di manutenzione.
Tuttavia, sarà necessario un ulteriore sostegno: Si prevede che il veliero tradizionale, lungo 82 metri, richiederà altri 13,5 milioni di euro di investimenti per la ristrutturazione degli interni. Anche in questo caso si fa affidamento sul governo federale. Almeno la galleggiabilità è ora garantita per altri 25 anni.
La "Gorch Fock" (I) è in pensione nella città anseatica dal 2003 e da tempo è diventata un punto di riferimento sullo Strelasund. Tuttavia, il barcone bianco segna anche l'inizio di una storia di successo nella costruzione di navi a vela: chiamato così in onore del poeta locale della Bassa Germania Gorch Fock, fu varato nel 1933 dalla Blohm & Voss di Amburgo come nave tipo di una nuova classe di navi da addestramento a vela appositamente sviluppata per la marina.
Negli anni successivi furono varate altre tre navi, due come la "Gorch Fock" (I) sotto la bandiera della svastica e un'altra, la "Mircea", per la Romania. Il design appariscente, con una prua a clipper, una chiara sporgenza del ponte di coperta e un lungo ponte di poppa, si rivelò di grande successo per il suo compito. Tanto successo, infatti, che le tre unità originariamente tedesche andarono all'estero come risarcimento dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Con l'eccezione della "Gorch Fock" (I), che è stata acquisita dall'Unione Sovietica e ha prestato servizio per l'ultima volta nella marina mercantile ucraina con il nome di "Towarischtsch" prima di essere venduta privatamente e infine - non più idonea alla navigazione - trovare la strada per Stralsund, le altre tre navigano ancora come navi da addestramento: oltre alla "Mircea", la "Sagres" per il Portogallo e la "Eagle" per la Guardia Costiera statunitense.
Tuttavia, in seguito si aggiunse un'altra gemella, che ha mantenuto il nome della nave tipo fino ad oggi: la "Gorch Fock" (II), anch'essa costruita nel cantiere originario nel 1957 secondo progetti leggermente modificati, divenne la nave da addestramento dell'allora neonata Marina tedesca. Oltre all'addestramento, assunse anche un altro importante ruolo: quello di "ambasciatore bianco" globale dell'ancora giovane Repubblica Federale Tedesca. Sebbene sia molto più conosciuta, le sue origini risalgono comunque al veterano di Stralsund, che ora brilla di nuovo in modo altrettanto brillante dopo la sua ristrutturazione.