Gli inglesi di RS Sailing sanno bene come creare classi standardizzate. Anche contro il Laser, che si è affermato da decenni, hanno ottenuto un grande successo con l'RS Aero. Anche se non è ancora stato nominato come classe olimpica, continua a vendere centinaia di volte.
Il marchio, che si affida a sviluppatori propri ma con una produzione esterna, spera ora in un colpo del genere con l'RS 21, una barca sportiva con una chiglia a T di tipo catch-up, destinata a competere con il blockbuster J/70 nella vela di campionato e nelle regate di club.
I presupposti per farlo sono, almeno dal punto di vista tecnico, buoni. A differenza del suo rivale, molto più conservatore, l'RS 21 è visivamente e concettualmente più fresco e audace. È più piccolo, più leggero e, con la sua prua scoperta, assomiglia più a un gommone che a uno yacht. Tuttavia, offre spazio per vele, vestiti e cibo.
La sua impronta ecologica è davvero innovativa. L'anima in schiuma dello scafo, costruita con il processo di infusione sottovuoto, è in gran parte realizzata con bottiglie in PET riciclate. La resina vinilestere è ricavata da biomasse. L'azionamento elettrico ausiliario, che si trova in un albero e può essere completamente ritratto, proviene da Torqeedo. Ciò significa che l'RS 21 può essere utilizzato senza problemi anche su vie d'acqua interne sensibili.
È anche in grado di navigare molto bene. Sull'albero in carbonio Seldén sono disponibili quasi 25 metri quadrati di superficie velica di bolina, che corrispondono a una capacità di carico di 5,7 vele. Un gennaker di 40 metri quadrati le dà una marcia in più quando è sotto vela. Durante il test YACHT nella Svezia occidentale, l'RS 21 ha dimostrato di essere agile, se non esplosivo, pur rimanendo sempre facile da controllare. Questo si addice al design complessivo, che è più moderato rispetto all'aspetto appariscente della barca sportiva.
È sufficiente per scalzare il J/70 dal suo trono? Non ancora. Le quasi 1.500 barche del marchio statunitense sono eguagliate solo dalle cinque dozzine di RS 21 venduti. Cos'altro fa l'esile britannico che lo rende speciale?