Il tri di 32 metri è costruito per la Classe Ultim, in cui da sei a otto imbarcazioni si svolgerà un'edizione della Vendée Globe con gli enormi multiscafi nel 2020. Coville è uno dei principali favoriti per questa regata, anche se il suo avversario Francois Gabart ha strappato il record per la più veloce circumnavigazione in solitario nel 2018: Coville aveva stabilito un record di 49 giorni, che Gabart ha migliorato fino all'incredibile cifra di 42 giorni e 16 ore.
Il video del roll-out a Vannes presso il cantiere Multiplast.
Il suo "Sodebo Ultim 2", un progetto di Nigel Irens Cabaret che stava avanzando con gli anni, è stato ora sostituito con una versione all'avanguardia. È stato costruito presso il cantiere Multiplast di Vannes, con parti fornite anche dalla fucina di lusso italiana Persico.
Ci sono quindi tre barche dell'ultima generazione: "Macif" di François Gabart, il "Maxi Edmond de Rothschild" del team Gitana, che ha appena sostituito Sébastien Josse come skipper, e "Sodebo Ultim 3" di Coville. La quarta barca, "Banque Populaire" di Armel Le Cléac'h, si è rotta in una tempesta durante la Route du Rhum 2018 ed è andata persa. Tuttavia, sono già in corso febbrili lavori per costruirne una nuova.
Le altre tre barche sono tutte foiler creati dallo studio di progettazione VPLP in collaborazione con i progettisti dei team. Coville si avvale anche dell'esperienza del progettista di Coppa America Martin Fisher per i foil e punta a una velocità massima di 45-50 nodi. Il Tri ha anche un approccio costruttivo completamente diverso e innovativo rispetto ai suoi tre concorrenti: Il pozzetto è stato spostato in avanti, direttamente dietro la trave anteriore. "Abbiamo concentrato il baricentro della barca in posizione molto centrale. Questo migliora enormemente la manovrabilità e la barca è più efficiente dal punto di vista aerodinamico e idrodinamico", afferma Thomas Coville. I movimenti dovrebbero essere più confortevoli anche per lo skipper. Un aspetto non del tutto irrilevante quando le barche viaggiano in solitario. Sébastian Jossse, fino a poco tempo fa skipper del team Gitana, aveva più volte chiarito quanto fosse faticoso fisicamente e mentalmente navigare da soli a queste velocità su barche così estreme.
Il design si è basato su quello delle cabine di pilotaggio degli aerei: forse non è la cosa peggiore per una barca volante, dice Thomas Coville. L'albero è infatti posizionato molto a poppa e lo spazio dietro di esso, fino al timone a T centrale, è protetto da una pannellatura aerodinamica.
Coville gareggerà con l'imbarcazione in autunno nella Transat Jacques Vabre, che ha vinto nel 2017. Gli organizzatori sperano di avere da sei a otto partenti per la regata definitiva intorno al mondo nel 2020. Finora è chiaro che le quattro nuove costruzioni vogliono partecipare alla regata, ma è anche possibile che Francis Joyon partecipi nuovamente con il suo vecchio "Idec Sport" e Yves le Blevec con l'ex "Sodebo" di Thomas Coville, ora "Actual Ultim".