"È un po' come un mostro che li accompagna". È così che il presentatore televisivo del Vendée Globe Andi Robertson ha drasticamente descritto la persistente area di alta pressione che continua a sfidare il gruppo di testa del Vendée Globe e che li accompagna sulla rotta verso Capo Horn come un fantasma natalizio. Un cattivo o un buono? Resta da vedere per chi il poker natalizio finirà bene. Quel che è certo è che le condizioni di pianura hanno avvicinato il campo e stanno creando una forte tensione nel Pacifico meridionale. Il gioco del gatto e del topo continua. Nel pomeriggio del 24 dicembre, ora tedesca, lo skipper di "Apivia" Charlie Dalin si era portato a meno di 16 miglia nautiche dal leader Yannick Bestaven su "Maître Coq IV" durante la sua "strisciata" più a sud lungo il bordo di ghiaccio. Allo stesso tempo, il terzo classificato Thomas Ruyant su "LinkedOut" aveva inizialmente perso miglia con la sua decisa bolina da nord, ma ha potuto recuperare rapidamente con un miglior posizionamento nel vento più fresco.
Con gli auguri di Natale da parte di Boris Herrmann: lo skipper del "Seaexplorer - Yacht Club de Monaco" prima chiacchiera in francese con la concorrenza in prossimità del Natale e poi parla in inglese del suo 46° giorno in mare
Il gruppo di inseguitori dietro il trio di testa è ora guidato nuovamente da Boris Herrmann. Lo skipper di "Seaexplorer - Yacht Club de Monaco" era scivolato all'ottavo posto durante la notte, ma ha riguadagnato il quarto posto giusto in tempo per la vigilia di Natale, facendosi così un regalo perfetto. La breve corsa sulle montagne russe attraverso la top ten è dovuta agli stretti distacchi tra le barche dal quarto al nono posto. Complessivamente, giovedì pomeriggio erano distanti solo 60 miglia nautiche. Boris Herrmann, Jean Le Cam ("Yes We Cam!") e Benjamin Dutreux ("Omia - Water Familie") si sono mossi quasi in sincronia l'uno con l'altro - a volte in un raggio inferiore alle quattro miglia nautiche - in un'armonia natalizia. E tutto questo dopo 46 giorni di navigazione e circa 15.000 chilometri di distanza dal porto di Amburgo, patria di Boris Herrmann, tra il 50° e il 55° parallelo sud. Boris Herrmann mostra quanto siano stati divertenti gli incontri in mare nel suo primo video della vigilia di Natale, in cui prima parla ai concorrenti in francese e poi ripercorre la giornata in inglese.
Nella bonaccia del Pacifico e più indietro nella flotta di 27 delle 33 barche partite, i velisti si sono distratti in questo giovedì di festa con decorazioni natalizie creative, auguri di Natale e pensieri filosofici sulla regata. Boris Herrmann non solo ha ricevuto chiamate, auguri, messaggi vocali e foto da parenti e amici a casa, ma anche un sorprendente messaggio da Emirates Team New Zealand, che a marzo difenderà l'America's Cup al largo di Auckland. La lettera inviata dal capo del team Grant Dalton a Boris Herrmann recitava, tra l'altro: "I nostri complimenti, amico! Stiamo seguendo i tuoi progressi. Quello che state facendo laggiù è sovrumano, a tutto gas. Ci auguriamo che possiate festeggiare il Natale con 500 miglia nautiche in più. Grant Dalton e tutti i membri di Emirates Team New Zealand".
