Gli oggetti alla deriva nell'acqua, noti come UFO (Unknown Floating Objects), rappresentano un enorme pericolo per le barche a vela. Solo all'ultima Vendée Globe del 2016, cinque delle undici barche danneggiate si sono scontrate con oggetti galleggianti. Le alte velocità dei regatanti attuali causano danni importanti anche quando incontrano ostacoli relativamente piccoli. Le barche da crociera, relativamente lente, sono meno a rischio. Ma ci sono casi anche in questo caso: nel 2012, uno Sweden Yachts 45 che partecipava alla World ARC è affondato nell'Oceano Indiano dopo che un oggetto sconosciuto si è scontrato con la pala del timone.
Il sistema Oscar sviluppato dall'azienda francese BSB-Marine è stato progettato per prevenire tali collisioni. È strettamente legato alla tecnologia utilizzata nell'industria automobilistica per la guida autonoma. Un sistema di telecamere montato in testa d'albero monitora la zona di mare antistante la prua con due termocamere e una telecamera a luce diurna, creando un'immagine tridimensionale. I dati vengono analizzati in tempo reale da un computer ed esaminati per individuare eventuali ostacoli grazie a un software di riconoscimento delle immagini ad autoapprendimento. Per valutare l'imminenza di una collisione, si tiene conto anche del movimento degli oggetti. Se il software riconosce un potenziale avversario di collisione, suona un allarme. A seconda delle impostazioni, l'autopilota può anche intraprendere automaticamente un'azione evasiva.
Oscar è disponibile in due versioni. La versione base è progettata per funzionare a una velocità massima di 30 nodi e può rilevare oggetti di un metro quadrato a una distanza di 75 metri. Il modello superiore ha una sensibilità doppia ed è progettato per funzionare a una velocità massima di 40 nodi.
Il sistema di protezione anticollisione Oscar
Il sistema è attualmente in fase di beta test e viene utilizzato da diversi team di Imoca 60. Ad esempio, lo spettacolare foiler "Charal" di Jérémie Beyou è dotato di Oscar. In pratica, si dice che il sistema abbia già rilevato le boe di rete dei pescatori.
Per quanto la tecnologia sembri promettente, per ora Oscar è più adatto alle squadre di professionisti che agli skipper da turismo. Il problema è il prezzo: le termocamere utilizzate sono della Flir e sono molto costose, per cui il costo è di circa 24.000 euro. Utilizzando un sistema di telecamere più economico, il produttore spera di poter ridurre il prezzo a circa 5.000 euro nel lungo termine. In questo modo Oscar sarebbe alla pari di un sistema radar convenzionale.
Ulteriori informazioni sono disponibili all'indirizzo: www.oscar-system.com