Trofeo Jules Verne"Sodebo" si lancia nell'Oceano Indiano

Andreas Fritsch

 · 03.01.2025

Trofeo Jules Verne: "Sodebo" si lancia nell'Oceano IndianoFoto: “Sodebo”
A tutto vapore con il mare mosso: video da bordo
Un video da bordo mostra come l'Ultim stia lottando contro il mare agitato con un terzo reef realizzato dall'equipaggio di Thomas Coville. Sembra spettacolare, ma costa un vantaggio prezioso

L'equipaggio guidato dallo skipper Thomas Coville sapeva che l'Oceano Indiano non sarebbe stato facile: Francis Joyon vi aveva viaggiato molto velocemente con la sua "Idec Soport" in occasione del suo record Jules Verne del 2017 (40 giorni, 23 ore, 30 minuti e 30 secondi). Per questo motivo era così importante che gli attuali inseguitori del record, che fanno capo allo skipper Coville, avessero un vantaggio nel passaggio del Capo di Buona Speranza l'altro ieri. Cosa che hanno fatto in modo impressionante, con un vantaggio di oltre un giorno e quattro ore.

Ora l'equipaggio ha inviato uno spettacolare video da bordo del drone, che mostra come il gatto si faccia strada attraverso il mare agitato e in una sequenza acceleri in modo estremo con una raffica, tanto che l'aereo riesce a malapena a tenere il passo. Sembra spettacolare, ma purtroppo è più lento di quanto sperato: il vantaggio si è ridotto da oltre 300 miglia a 277. Mentre "Sodebo Ultim" ha viaggiato a circa 25 nodi nelle ultime quattro ore, il record stabilito da Francis Joyon e dal suo equipaggio era di quasi 36 nodi. Ma hanno anche avuto un'acqua più liscia e non hanno dovuto preoccuparsi di cadere dai foulard e rimanere incastrati in una delle onde. Questo è il punto cruciale del foiling: con mare mosso e vento forte, i rischi e i carichi diventano rapidamente molto più elevati rispetto a un trimarano classico come "Idec Sport".

Nel frattempo, come si legge nella chat del team, a bordo si discute la strategia per il passaggio delle Isole Kerguelen. L'equipaggio prevede raffiche fino a 40 nodi a ovest dell'arcipelago nelle prossime ore e vuole evitare le raffiche più forti a nord, se possibile. L'equipaggio ha suggerito di contattare alcuni pescherecci che viaggiano vicino alle isole per vedere se hanno visto del ghiaccio nella loro zona. A differenza del Vendée Globe, in un tentativo di record Jules Verne è consentita l'assistenza esterna e la rotta. Alla fine hanno deciso di strambare più a sud, probabilmente perché il passaggio più vicino significa più vento.

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