RestauroIl secondo varo della "Jenetta" da dodici passeggeri

Kristina Müller

 · 26.05.2019

Restauro: il secondo varo della "Jenetta" da dodici passeggeriFoto: Robbe Berking/U. Sommerwerck
80 anni e otto giorni dopo il suo primo lancio, la "Jenetta" ha toccato di nuovo l'acqua sabato
Prima affondato, poi salvato: Dopo un lungo lavoro di restauro presso Robbe & Berking, lo storico yacht da regata di Alfred Mylne è tornato in acqua.

La sua esistenza poteva finire dieci anni fa sul fondo del Pitt Lake, vicino a Vancouver, in Canada, ma il più lungo yacht R di 12 metri mai costruito è stato salvato. Dopo anni di restauro, la "Jenetta" è stata nuovamente varata sabato scorso, 25 maggio, a Flensburg.

Salvataggio dagli abissi

Il cantiere Robbe & Berking, specializzato in yacht classici, ha impiegato circa 20.000 ore di lavoro per realizzare il progetto. Il capo del cantiere Oliver Berking ha fatto sollevare il relitto della "Jenetta" del 1939 dal fondo del lago Pitt e, con un'operazione sensazionale, ha spedito la chiglia e parti delle sezioni di prua e di poppa in un container a Flensburg, dove le parti dovevano essere riassemblate in un insieme navigante. Ma è stato possibile salvare solo la chiglia di zavorra.

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Foto: Robbe Berking/Ina Steinhusen

Il restauro della "Jenetta" è stato infatti una riproduzione fedele dello storico yacht, che continuerà a navigare con il suo precedente nome per un'associazione di armatori del Nord Europa.

Uno yacht con una storia

La nave, lunga 21,78 metri, è stata progettata dallo yacht designer scozzese Alfred Mylne nel 1939 ed è stata salvata non all'ultimo minuto, ma praticamente all'ultimo minuto. Dopo essere stato venduto in Canada negli anni '80, lo yacht ha vissuto un'esistenza triste. I tentativi di restauro a metà con profili di ferro arrugginiti e pannelli di truciolato hanno fatto il resto, e alla fine "Jenetta" è affondata solitaria la mattina del giorno di Natale del 2008 nel suo ormeggio a Pitt Lake. La nave fu definitivamente persa quando un tentativo di recupero improprio distrusse completamente lo scafo.

Dopo l'operazione di recupero, lo scafo del dodici ruote, un tempo orgoglioso, giace a terra come una balena spiaggiata.
Foto: K.-E. Brink/Robbe&Berking

Quarant'anni prima, tutto era iniziato in modo splendido. Il re dello zucchero britannico Sir William Burton commissionò la barca da dodici persone al vecchio maestro Alfred Mylne, naturalmente per brillare sul campo di regata. E ci riuscì subito. Il velista gentiluomo ha molta esperienza di regate - "Jenetta" è già il suo quarto 12 mR - e Mylne è considerato il creatore delle barche più veloci dell'epoca nella classe dei metri, la cui formula ha avuto un ruolo fondamentale nel plasmare.

Lo stesso Mylne morì nel 1951 e in suo onore i proprietari decisero di vestire "Jenetta" con un "kilt" per la prima estate. La livrea definitiva sarebbe stata data solo dopo la stagione.

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