La terra ha tremato per meno di un minuto questa notte, eppure i danni sono stati notevoli, soprattutto sull'isola di Kos. Il soffitto di un bar nel centro storico è crollato, uccidendo due turisti e ferendone oltre 100, di cui tre in modo grave. Molte case sono state danneggiate e parti di un'antica moschea sono crollate. I turisti e la gente del posto hanno passato la notte all'aperto per paura delle scosse di assestamento e a causa dei danni alle case. Un'onda anomala più piccola, conseguenza del terremoto di magnitudo 6,7, ha inondato i porti e le spiagge della capitale. Nel porto della città vecchia di Kos si sono verificati gravi danni al muro della banchina e ad alcune navi, soprattutto da escursione. Sono relativamente pochi gli yacht ormeggiati, la maggior parte dei quali si reca a Kos Marina. Ecco una galleria di foto dei danni sul sito greco Kosnews 34.
"Ci sono stati anche danni ad alcune barche e alle strutture del porto. Ma la portata esatta deve ancora essere investigata", ha dichiarato a YACHT online un dipendente della Marina di Kos. Tutti i proprietari delle imbarcazioni danneggiate saranno immediatamente informati dalla direzione del porto. Tuttavia, il porto non è chiuso e le barche possono entrare e uscire. Tuttavia, gli equipaggi dei charter e i proprietari devono aspettarsi dei ritardi e devono contattare la marina poco prima di entrare in porto, cosa che è comunque una pratica standard a Kos Marina. Il porto della città, invece, è rimasto chiuso oggi per il momento e i servizi di traghetto sono stati temporaneamente sospesi. Gli equipaggi dei charter dovrebbero contattare la loro base prima di entrare in porto, se non hanno già contattato i marinai. Anche i nuovi equipaggi che prenderanno in consegna le imbarcazioni sabato dovranno prepararsi a eventuali ritardi.
Il terremoto ha causato terrore anche sulla sponda turca dell'Egeo. "La nostra casa ha tremato. Sembrava fatta di gomma!", ha riferito un proprietario tedesco che vive a Bodrum. La gente ha lasciato le proprie case. In alcuni dei porti di pesca più piccoli, le barche sono state scosse; le navi che si trovavano a terra sono state danneggiate, ma le conseguenze sono state marginali. Sulla terraferma si sono verificati danni minori, ma non ci sono stati feriti o morti.
La regione di confine tra Turchia e Grecia è una delle zone sismiche più attive d'Europa e viene ripetutamente colpita da scosse. L'isola di Lesbo è stata colpita proprio la scorsa primavera.
