Sembra il dispositivo di navigazione definitivo per superare la crisi di mezza età: sul Settimana del fioretto sul lago di Garda Il progettista Andrew McDougall ha presentato questa mattina il tanto atteso nuovo Waszp. Si tratta di una versione addomesticata del Moth, una classe di progettazione in cui domina il Mach 2 disegnato da McDougall. Con una velocità recente di oltre 30 nodi, il Moth, in particolare il progetto Mach 2, è attualmente probabilmente l'imbarcazione a vela monomano più veloce al mondo ed è anche lo strumento di allenamento di alcuni timonieri di Coppa America. Tuttavia, non è facile da padroneggiare ed è anche piuttosto costoso, circa 20.000 euro.
McDogall vuole ora offrire un'alternativa con il Waszp. Waszp è un gioco di parole che deriva dall'inglese Wasp, una falena con un pungiglione. La Z è stata aggiunta dal designer Mc Dougall perché "zzzzz suona veloce in inglese". Il costo del racer dovrebbe aggirarsi intorno ai 12.000 euro, soprattutto grazie al suo status di classe standardizzata. Ciò significa che alcune parti possono essere standardizzate e semplificate.
Per le daggerboard e i foil sono stati utilizzati profili standard in alluminio e non le elaboratissime ali in carbonio della Motte. Interessanti sono le estremità dei foil a T, che hanno la forma di ali di uccello.
Il montante è autoportante, il che significa che le frequenti lesioni alle sartie in caso di caduta non possono più verificarsi.
Le ali degli stabilizzatori possono essere regolate in tre fasi: in orizzontale per i principianti per dare maggiore stabilità, in diagonale verso l'alto per i velisti esperti per realizzare l'importante sbandamento di bolina, e completamente ripiegate verso l'alto in modo che la barca richieda pochissimo spazio a terra.
Anche il timone e la tavola centrale sono retrattili, il che rende molto facile calare l'imbarcazione in acqua con un carrello di alaggio. Le falene, invece, devono essere trasportate in acqua a causa delle loro appendici fisse e, se la profondità dell'acqua è troppo bassa, devono essere rovesciate e tirate a nuoto in acque più profonde prima di salpare.
Lo scafo è sagomato con la prua piegata verso l'interno, in modo che i velisti che pesano tra i 40 e i 100 chilogrammi possano ancora competere in modo ragionevolmente competitivo tra loro in modalità dislocante.
Per navigare sono necessari almeno cinque nodi di vento e il foiling dovrebbe essere possibile a partire da sette nodi. Si possono armare tre vele di diverse dimensioni.
Ciò che è rimasto invariato è il controllo diretto dell'altezza attraverso il sistema noto dalla Motte, che consiste in un sensore sulla superficie dell'acqua che controlla il flap del T-foil principale attraverso un sistema meccanico, che modifica il profilo del foil e regola l'assetto.
Nel Waszp, a cui McDougall lavora dal 2010, sembra aver utilizzato tutti gli ingredienti necessari per rendere diffuso il foiling a una mano: prezzo più basso, facilità di apprendimento e, soprattutto, meno tempo di sviluppo, visto che si tratta di una classe unica.
I primi tentativi di navigazione
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